martedì 29 ottobre 2013

Rinuncia a impugnare il licenziamento

Mobbing - Licenziamento - Rinuncia a impugnare il licenziamento - Sindacato: vi racconto la mia esperienza.


Vorrei parlarvi della mia esperienza di mobbing e premetto che scrivo questo post in preda a rabbia e voglia di vendetta.
Lavoravo da due anni in un ufficio alle dipendenza di una coppia, (marito e moglie) quando il lavoro ha cominciato a diminuire e mi ritrovavo spesso senza nulla da fare.

I due quindi hanno cominciato a considerarmi una spesa inutile,e speravano di potermi licenziare!
Inizialmente mi hanno tolto tutte le mansioni che avevo,  affidandomi lavori non di mia competenza e molto spesso ritrovandomi a non saperli svolgere venivo ripresa davanti ai colleghi con frasi tipo: "mio figlio di 5 anni sarebbe in grado di farlo e tu no" oppure "una persona con un intelligenza nella media sarebbe in grado di farlo".
Venivo quotidianamente ripresa sotto gli occhi di tutti, mi venivano affidati sempre lavori nuovi appositamente perché io gli sbagliassi.
Le colleghe quando chiedevo aiuto mi davano appositamente sempre suggerimenti sbagliati.

A tutti tranne a me era stata comprata una sedia nuova: tutti lavoravano sulla loro sedia nuova strarfiga e io su uno sgabello. Infatti avevo sempre male alla schiena.
Il marito, ogni volta che usciva dallo studio salutava tutti tranne me.. ciao Lisa, ciao Serena, ciao Stefano.. mai una volta che avesse detto anche "ciao Michela", come se io non fossi stata presente nell'ufficio come tutti gli altri.
La moglie parlava male di me con i collaboratori dello studio e con chiunque altro: "lo sapevo che dovevo fargli firmare un foglio in bianco" "come minimo mi aspetto che mi consegni le dimissioni" "non sa fare nulla, è incompetente". (lo so perché mi è stato riferito dai collaboratori stessi con i quali avevo un ottimo rapporto ma la stronza non lo sapeva  e mi sputtanava con loro allegramente).
Quindi dopo mesi di mobbing e bastardate di qualsiasi genere, sono riusciti a farmi scappare.

Il gioco della mia ex datrice di lavoro, che chiamerò "stronza", è stato questo:
Stronza < Michela io benissimo che qui ti abbiamo reso la vita impossibile e da una parte vorresti essere licenziata. Anche io ti voglio licenziare perché ti odio ma non posso perché non c'è alcun motivo oggettivo o giustificata causa...quindi licenziati tu!
Michela < Io non mi licenzio se vuoi  licenziami tu
Stronza < Va bene io ti licenzio però devi firmare una foglio con cui dichiari che rinuncerai ad impugnare il licenziamento.

Io era esausta, piangevo tutti i giorni e non reggevo più cosi ho ceduto e ho firmato la rinuncia ad impugnare il licenziamento!
Ho chiesto aiuto ai sindacati che mi hanno detto che non c'era più nulla da fare! maledetti
MALEDETTI perché poco tempo fa ho scoperto che le rinunce derivanti da disposizioni inderogabili  di legge  e dei contratti o accordi collettivi non sono valide".

Ho chiesto a moltissimi avvocati e mi hanno tutti confermato che si, pur avendo firmato la rinuncia io avrei potuto impugnare il licenziamento: questo tipo di rinuncia è valida solo se "convalidata" da una sede protetta, (come in sede di conciliazione o con un' organizzazione sindacale). 
 
Peccato però che per me il termine di 60 gg era ormai decorso! Stupida io a non aver chiesto subito aiuto ad un avvocato, stupida io ad affidarmi al sindacato!
 Non solo ho perso il lavoro senza un minimo di dignità per me stessa, ma neanche i sindacati non hanno fatto un cavolo di quello che avrebbero potuto fare.

lunedì 28 ottobre 2013

Indagini di mercato nei tabacchini - ragazze e promozioni

Vorrei parlarvi della mia primissima esperienza con questo tipo di attività.
Poco tempo fa ho trovato su internet l'annuncio di un'agenzia che stava cercando ragazze in diverse città di Italia per un lavoro di "indagini di mercato all'interno di tabaccherie" e essendo anch'io disoccupata da qualche mese ho deciso di inviare la mia candidatura.
A distanza di qualche giorno l'agenzia in questione mi ha contattata per fissare un casting con successivo briefing nel caso in cui fossi stata selezionata e mi è stato detto che si trattava di un lavoro di interviste ovvero rivolgere ai clienti del tabacchino semplici domande del tipo: fumi? cosa fumi?...
Successivamente mi arriva tramite email un modulo da compilare nella quale io davo la mia disponibilità per il casting (nel modulo era anche presente la clausola che se non mi fossi presentata avrei dovuto pagare una penale di 50,00 Euro).
Assieme a tante altre ragazze provenienti da diverse città mi presento quindi al casting il giorno stabilito e supero la selezione.
Al successivo briefing ci viene spiegato bene e molto dettagliatamente cosa avremmo dovuto fare durante il lavoro e cosa avremmo dovuto dire e non dire ai clienti. In questa fase è emerso che effettivamente non erano solo semplici domande generali sul tabacco ma si andava ad informare il cliente di una precisa  marca di sigarette presente in tabacchino.
 A fine briefing ci viene consegnato il tablet che avremmo dovuto utilizzare per le nostre interviste\indagine e a fine giornata ero invasa da dubbi e perplessità, assolutamente condivise dalle altre ragazze selezionate come me.
Abbiamo cominciato a chiederci come mai in quelle 5 ore di incontro in cui i rappresentanti di questa agenzia erano stati bravissimi a spiegarci cosa fare e cosa non fare, non avevano fatto minimo accenno a un contratto di lavoro e ad un qualcosa di un po' preciso sulla paga.
Abbiamo cominciato a chiederci perché ci era stato detto che nel caso in cui qualcuno ci avesse chiesto per chi stessimo lavorando noi avremmo dovuto rispondere con il nome di un'altra agenzia, che non era assolutamente l'agenzia che ci aveva contattate e che nessuna di noi aveva sentito nominare fino a quel momento. 
Inoltre ho cominciato a chiedermi come mai non ho dovuto firmare niente che attestasse che mi fosse stato affidato un tablet.
Adesso sono in fase di attesa di informazioni da parte dell'agenzia su quando dovrei cominciare a lavorare e quando mi arriverà un contratto da firmare.
Ci tengo comunque a tenere aggiornata questa faccenda qui sul blog e a condividere la mia esperienza perché ho visto che molte ragazze cercano informazioni su questo tipo di lavoro e ho letto diversi casi spiacevoli sul web capitati a ragazze come me.

Ecco il link dell' aggiornamento di questo post al 20/11/2013:
http://mikyloveblog.blogspot.it/2013/11/volevo-aggiornarvi-sullattivita-di.html
 

domenica 6 ottobre 2013

Suocera e nuora!

Perché le suocere non capiscono che il distacco fra un bambino e un uomo è una donna?
Sono convinta che dietro la guerra tra madre e fidanzata ci sia sempre l'indifferenza e la tristezza di un uomo combattuto fra queste due donne che dopotutto sono le donne più importanti della sua vita.
Si creano spesso situazioni in cui abbiamo una madre che spera che la ragazza si tolga in fretta
dalle palle, un figlio che vorrebbe accontentare tutte e due le sue miss ma ovviamente non è possibile perché il piacere di una è una tragedia per l'altra ed infine una ragazza che non sa come fare per aprire gli occhi al proprio uomo.
Ma perché certe mamme non riescono proprio a capire i danni che posso causare nelle relazioni dei loro figli? Non ricordano di essere state nuore anche loro un tempo?
Ma non si rendono conto che nel 90% dei casi hanno sempre il coltello dalla parte del manico e hanno già vinto in partenza??
Per le suocere è tutto più facile per tanti motivi: il rispetto nei loro confronti della ragazza è molto più "scontato" perché la ragazza arriva dopo, è  lei che inizialmente deve
superare la fase di accettazione all'interno della famiglia", è lei che subisce lo stress del "dover piacere". La mamma ha il vantaggio di sapere tutto su suo figlio e quindi non rischia di sbagliare,
sa di essere unica e insostituibile mentre una ragazza sa che può diventare una tra le tante. Una mamma sa che come cucina lei non cucina nessuno... insomma la mamma è sempre la mamma!
Vorrei tanto sapere se qualcuna ha mai pensato di rinunciare al matrimonio o si è mai pentita
di essersi sposata per colpa della suocera.
Io più o meno sono in quella fase li, ovvero ad oggi se dovessi rinunciare ad un futuro con il mio compagno sarebbe quasi esclusivamente colpa della futura suocera.
Ancor peggio quando magari oltre ad una suocera invadente, pesante, impicciona e chi più ne ha più ne metta abbiamo un uomo mammone a cui non dispiace assolutamente avere una mamy iperpresente e iperprotettiva che lo tratta come un bambino.
Molte mamme non capiscono che il cordone ombelicale ad un certo punto si rompe, che i figli diventano uomini che  devono camminare con le proprie gambe soprattutto se a fianco a loro c'è una donna (giusta o sbagliata che sia).
Questi uomini mammoni considerano le loro madri  una specie di grande saggio a cui far sempre riferimento anche negli affari di coppia dimenticandosi che gli affari di coppia sono di coppia e devono rimanere tali!
ben vengano i consigli ma che si limitino a rimanere consigli e non ordini supremi.
Invece ci ritroviamo ad avere uomini autonomi ed intelligenti ma totalmente incapaci di prendere decisioni senza aver ricevuto prima la santa approvazione della loro mamma.
Altra cosa moooolto fastidiosa è quando la suocera è una stronza maledetta ma riesce ad esserlo in modi così carini dolci e simpatici che la rendono un amore agli occhi del figlio! e inattaccabile da parte nostra!!!!
 a quel punto siamo spacciate perché quando proveremo a parlarne con il nostro lui, ci prenderà per pazze e bugiarde e difenderà a spada tratta la sua dolce mammina e lei potrà continuare il suo gioco sporco!
Insomma suocere statevene un po' accuccia e uomini svegliatevi un pochino!!
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